domenica 23 dicembre 2007

Via San Gabriele, ecco i primi ingorghi



(dalla I della cronaca di Gorizia - Messaggero Veneto - dom 23/12/2007)

San Gabriele, prime code
Il traffico subito diventato notevole all.ex valico pedonale. A complicare la situazione c' è anche il passaggio a livello.

GORIZIA.
Prime file in via San Gabriele in seguito all'aumento della circolazione sulla strada che dall' ex valico conduce nel centro di Nuova Gorizia. Un ostacolo è rappresentato dal passaggio a livello le cui sbarre, subito oltre confine, si abbassano all'incirca ogni quarto d'ora. I residenti protestano e parlano di strada stretta e pericolosa: non piacciono, poi, le piste ciclabili realizzate sui marciapiedi.
A due giorni dall'ingresso della Slovenia in Schengen sono dunque già cominciati i problemi.
A segnalarli è in particolare uno degli abitanti della strada, Roberto Scaramuzza, che in un certo senso aveva messo in guardia l' amministrazione.

A metà novembre aveva, infatti, fatto presente i peggioramenti che sarebbero stati causati dall' intensificazione del traffico sulla strada.

dalla III della cronaca di Gorizia - Messaggero Veneto - dom 23/12/2007)
Via San Gabriele, ecco i primi ingorghiUn ostacolo al traffico è il passaggio a livello che si chiude ogni quarto d.oraStrada stretta e piste ciclabili pericolose.
E un abitante registra tutto in Internet.

A due giorni dall' ingresso della Slovenia in Schengen sono già cominciati i problemi per i residenti in via San Gabriele.
L' apertura alle automobili del valico che fino a pochi giorni fa era solo pedonale provoca, a tratti, file e ingorghi, a causa della presenza del passaggio a livello che a intervalli regolari si abbassa per l' arrivo dei treni merci o passeggeri.
A segnalare i disag i è uno degli abitanti della strada, Roberto Scaramuzza, che in un certo senso aveva messo in guardia l'amministrazione.
A metà novembre aveva infatti fatto presente i peggioramenti che sarebbero stati causati dall' intensificazione del traffico sulla strada, offrendosi addirittura di predisporre una webcam per riprendere la situazione dalla propria abitazione. Le osservazioni di Scaramuzza si possono leggere sul suo blog (http://r1oby.blogspot.com/).

La lista dei problemi che devono affrontare i residenti di via San Gabriele è piuttosto lunga, e come se non bastasse la recente sistemazione della strada non ha fatto altro che peggiorare le cose. Non sono infatti state tracciate né le strisce pedonali né la riga di mezzeria, e la velocità concessa è troppo alta per una carreggiata resa stretta dalle auto parcheggiate.

D'altra parte a sentire gli abitanti della zona è impensabile eliminare gli stalli di sosta, dal momento che già nella condizione attuale è difficile trovare un posto in cui lasciare la propria auto. Anche le piste ciclabili sono fonte di notevoli disagi: i tracciati ricavati sui marciapiedi, che prevedono il passaggio sia di biciclette sia di pedoni, sono pericolosi per entrambi, oltre che per chi deve uscire dai cancelli in automobile o a piedi.

Gli abitanti in via San Gabriele devono convivere con l'inquinamento causato dai mezzi pesanti e dalle ferrovie, oltre che appunto dalla vicinanza dei binari.

Da conoscitore della zona, Scaramuzza aveva preannunciato la formazione di code:
«Le sbarre del passaggio a livello sito immediatamente dopo il valico dalle sei del mattino si abbassano con cadenza più o meno regolare, ogni 15-20 minuti. Al contrario di quanto facciamo
noi, la vicina repubblica ritiene i mezzi pubblici un collegamento utile. Avremo quindi una situazione simile a quella di via Lungo Isonzo, via Barca, via Aquileia ed il ponte IX agosto, oppure a quella che alle 8, alle 12, alle 17 e alle 19 rende via III Armata un unico serpentone di auto e camion da un semaforo all' altro».

Non sarebbe di grande aiuto neanche la costruzione di un sottopassaggio, dal momento che nella zona è interrato il Corno.

Per chi non credesse che via San Gabriele è così problematica, Scaramuzza si offre quindi di dimostrare quanto affermato ricorrendo a una telecamera:
«Piuttosto che parlare e sparlare, venite a vivere la situazione, sarete ospiti a casa mia. Il mio tetto e le mie finestre saranno a disposizione per l' installazione di una webcam per vedere il triste spettacolo di come funzionano la via e il valico».
Francesca Santoro

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