sabato 12 gennaio 2008

Comune senza idee

da Il Piccolo del 12/01/2008

Buffo vedere sindaco, vicesindaco e addetto stampa del comune in veste di notaio conta-macchine presidiare l'ex valico di via San Gabriele nell'ora più morta della giornata.

Già, perché il trio si presenta colà verso le 11, quando la gente lavora e il traffico, di conseguenza, è ridotto al minimo. Si fossero svegliati prima, diciamo verso le 7 o 7.30 probabilmente il numero di veicoli conteggiati sarebbe stato ben maggiore.

Ma chi, nella vicenda, doveva svegliarsi prima, è l'amministrazione comunale nel suo insieme che per mesi ha atteso, a braccia conserte, l'ampiamente annunciata caduta del confine con tutte le sue prevedibili conseguenze. Pur senza alcuna capacità divinatoria il sottoscritto aveva modestamente sollevato il problema già a luglio e poi ancora in settembre in consiglio comunale.


Risultato? Nulla, fino ai primi di dicembre quando si è data alla strada una mano di asfalto, più per ragioni estetiche visto l'imminente arrivo delle troupe tv che per motivi funzionali di circolazione.

Per non parlare dei buffi disegnini sui marciapiedi spacciati per piste ciclabili.
Hanno ragione gli abitanti di via San Gabriele a lamentarsi. Certo, non possono pretendere che la loro strada recuperi la tranquillità di quando era, a tutti gli effetti, un vicolo cieco.
Ma possono, a buon diritto pretendere misure correttive serie e razionali, che anzi andavano prese per tempo, mesi fa.

Come mai poco più in la, sull'Erjavceva, nessuno si lamenta?
Basta dare un’occhiata: percorsi adeguati e nettamente divisi per pedoni, ciclisti e traffico motorizzato, pochi e ben delimitati posti macchina in strada per rendere più scorrevole il traffico, nuovi semafori e ottima segnaletica orizzontale con tanto di fascia di sicurezza tra le corsie di marcia e le auto parcheggiate per evitare gli incidenti, frequenti a Gorizia, da incauta apertura di portiere.

Gli abitanti di via San Gabriele fanno, in questi giorni, diverse proposte, alcune condivisibili, altre meno. Sicuramente da scartare è quella del senso unico con deviazione di metà del traffico verso la Transalpina, piazza da valorizzare come luogo d'incontro, senza ridurre il mosaico di Vecchiet a base di rotatoria annerita dai tubi di scappamento.
Difficile mi sembra anche porre limiti di velocità che non esistono nemmeno in corso. Molto si può fare, invece, migliorando la segnaletica, i passaggi pedonali, l'illuminazione, ma soprattutto la fluidità del traffico, magari copiando dal modello-Erjavceva.

Questo nell'immediato. A medio termine invece bisogna pensare ad un diverso modello di mobilità urbana, che limiti l'uso delle auto private per privilegiare l'uso dei mezzi pubblici.
Il piano del traffico approvato, ma ahimè non attuato, dalla precedente amministrazione
ha il pregio di aver indicato un percorso nella direzione giusta. Romoli e Gentile hanno fatto
ampiamente capire di volerne imboccare una diversa ma, finora, senza sapere quale.

E intanto Gorizia, via San Gabriele come il Corso o via Duca d'Aosta, soffoca tra intasamenti e ripetuti sforamenti dei PM10 d'inverno e dell'ozono d'estate.

Marko Marincic
consigliere comunale
Forum per Gorizia

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